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Il Milan farà lo stadio a Rozzano?

Pallone Da Calcio Multicolore Sul Campo Verde

STADIO DEL MILAN A ROZZANO?

Qualche tempo fa abbiamo scritto un articolo in cui abbiamo detto, in sintesi, che la costruzione dello stadio del Milan nell’ex area Falk di Sesto era legata anche all’esito delle elezioni comunali. Il centro destra è favorevole e il centro sinistra no. Ha vinto il sindaco uscente (cdx). Tra l’altro, nella zona sorgerà la Città della Salute.

Il primo cittadino di Rozzano, Giovanni Ferretti De Luica, ha detto (riassumendo): io sono interista ma sarei felice che il Milan facesse qui lo stadio. Comunque, con me non ha ancora parlato nessuno. E l’area in cui dovrebbe sorgere, la Cabassi, è privata.

Dal punto di vista logistico, Rozzano è vicino alla metropolitana di Assago Milanofiori e all’autostrada A7.

E L’INTER?

Già, l’Inter. Che cosa vogliono fare i nerazzurri? Si parla di tre ipotesi.

1) Potrebbero are un nuovo stadio insieme al Milan. Qualcuno obietterà: in questo caso, perché non rimangono a San Siro? Il fatto è che il Meazza è di proprietà del Comune di Milano e le due società lo gestiscono e pagano l’affitto a Palazzo Marino.

2) Potrebbero farsi anche loro uno stadio di proprietà. Da soli, senza i cugini. Potrebbero costruirlo o a Milano città o in uno dei comuni dell’hinterland.

3) Potrebbero ottenere l’esclusiva sulla gestione del Meazza anche senza esserne i proprietari. In questo caso si ripeterebbe una situazione simile a quella di Torino, dove i granata giocano all’Olimpico, che appartiene al Comune, e la Juventus, come è noto, ha il suo stadio.

La terza ipotesi sembra la più improbabile. Perché? Per più di una ragione.

 

1) Lo stadio di proprietà e un’opportunità di business molto interessante.

E il Comune di Milano?

2) Il sindaco Sala vorrebbe che San Siro venisse abbattuto per costruirne uno nuovo. Sempre di proprietà del Comune di Milano e sempre con cogestione rossonerazzurra. E sempre nello stesso quartiere.
Dice, in sostanza, che se non venisse demolito si porterebbe via dello spazio verde alla zona. Insomma, due stadi monumentali (anche il nuovo avrebbe una capienza di tutto rispetto: 60-70.000 posti) vicini, con uno in disuso o utilizzato pochissimo, sarebbe uno spreco. Per la cronaca, il nuovo Mezza (ma si chiamerà così?) non dovrebbe sorgere proprio nel punto in cui c’è lo stadio ma nell’area dell’ex trotto.

Tuttavia, Sala vuole sapere dalla sovrintendente, l’architetto Emanuela Carpani, se c’è il vincolo. Sgarbi, sottosegretario alla cultura, ha chiesto al ministro Sangiuliano di mettere il vincolo ma senza ottenerlo.

Naturalmente, Beppe Sala vuole che le prime squadre di Milan e Inter continuino a giocare a Milano città. Sì, per una questione economica. Ma anche (speriamo) per una questione di appartenenza alla città.

Tuttavia, né la proprietà del Milan (statunitense) né quella dell’Inter (cinese) sembrano sensibili ad argomentazioni romantiche come il senso di appartenenza alla città. Forse l’Inter un po’ di più.

Inoltre, potremmo vedere Il tutto nell’ottica della Città Metropolitana nel suo complesso e di un policentrismo.

CONCLUSIONI

Lo stadio del Milan verrebbe pronto in almeno cinque anni. Nel frattempo, i due club dovranno continuare a coabitare.

In ogni caso, Gerry Cardinale è intenzionato realizzarlo. Chissà se, come proprietario del club, costruirà anche una squadra in grado di tornare ai vertici del mondo.

San Siro ospiterà la cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici del 2026.

 

E voi che cosa fareste? Ditelo nei commenti.

 

Leggete anche: Valerio Milani e lo stadio Re Baldovino

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