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Lo sgabello Mezzadro dei fratelli Castiglioni

Lo sgabello Mezzadro dei fratelli Castiglioni

Lo sgabello Mezzadro è stato progettato per la Zanotta da Achille Castiglioni e da Pier Giacomo Castiglioni.

Il prototipo venne presentato nel corso di una mostra che si svolse a Villa Olmo, in provincia di Como, nel 1957.

In realtà, un primo prototipo era già stato esposto alla 10ma Triennale di Milano, nel 1954.

La Zanotta ha iniziato a produrre lo sgabello Mezzadro nel 1971.

COM’È FATTO E PERCHÉ L’HANNO FATTO COSÌ?

I fratelli Castiglioni hanno preso spunto dal sedile di un trattore agricolo risalente a cinquant’anni prima. Dopodiché, hanno creato un prodotto adatto alle case. In altre parole, lo hanno ricontestualizzato, trasformandolo in un pezzo di design e in un oggetto di arredamento. Il principio è proprio il ready-made, la decontestualizzazione. Lo hanno inventato i dadaisti. Lo sgabello a Mezzadro è proprio un esempio tipico di ready-made.

Gli elementi costitutivi di questo prodotto sono quattro. Quattro elementi eterogenei che solo la genialità dei Castiglioni poteva mettere insieme. Essi sono: il sedile (o seduta), la balestra, la traversa e il perno di fissaggio Partiamo da quest’ultimo.

Grazie a una vite a galletto grande è possibile “serrare bene il tutto senza l’uso di cacciaviti o chiavi”, si legge sul sito della Fondazione Achille Castiglioni.

Questo fa sì che più o meno chiunque possa assemblare questi quattro pezzi senza troppi problemi.

Lo stesso testo spiega che la vite a galletto grande è un oggetto comune che serve per il bloccaggio delle ruote della bicicletta.

 

Il sedile, la balestra e la traversa

La seduta è fatta di lamiera stampata e verniciata. Invece, la balestra è in acciaio inox cromato. Quest’ultima funge da sostegno del sedile. Nel trattore serve ad assorbire i sobbalzi cui è sottoposta la macchina agricola quando è in movimento. Invece, nel prodotto di cui stiamo parlando, è girata dalla parte opposto rispetto al sedile. Perché questa scelta? Per rendere più elastica la seduta. Tuttavia, la posizione invertita ha anche una funzione estetica. Infatti, i Castiglioni hanno pensato che in questo modo lo sgabello fosse più creativo e hanno voluto dare risalto al senso di sospensione della seduta.

La balestra è stabilizzata da un piolo di legno.

La traversa sembra un po’ un giogo. È in faggio massiccio evaporato. La sua funzione principale non è evocativa ma è quella di dare gli altri due punti d’appoggio che servono a rendere stabile il sedile. Infatti, si tratta di un piede di legno. I Castiglioni lo hanno mutuato da un’imbarcazione a vela.

La seduta è uno dei pezzi più rappresentativi del design italiano e non solo italiano.

I fratelli Castiglioni hanno voluto creare qualcosa che fosse comodo ed ergonomico senza trascurare la componente estetica. Infatti, possiamo notare che è lineare. Inoltre, hanno voluto inserire il principio dadaista del ready-made, come abbiamo visto prima.

Infine, la seduta è abbastanza bassa.

ESTETICA: I COLORI, I CONTRASTI E LE LINEE

Un altro discorso inerente allo sgabello Mezzadro riguarda i colori.

Innanzitutto, i sedili sono monocromatici. Ma soprattutto i colori scelti sono sempre caldi: arancione, giallo o rosso, giallo e arancione. Questo fattore, insieme alla lucidità riflettente della balestra, crea un bel contrasto con la parte in legno, che è opaca e scura

L’accostamento tra legno di faggio e acciaio è molto interessante perché sono molto diversi: il primo è caldo e accogliente e fa pensare alla casa mentre il secondo è freddo e fa pensare al mondo del lavoro e in particolare all’industria, agli uffici e ad alcuni bar/locali/ristoranti (cfr anche supra).

Un altro contrasto è quello tra la linea rettilinea della parte frontale e le due linee orizzontale e quella diagonale della parte laterale.

Il gioco di linee tra la seduta e il piedistallo da una parte e l’asta, che è curva, dall’altra fanno sì che chi è seduto sembri sospeso.

Sempre a proposito di linee, la simmetria dello sgabello rimanda al corpo umano

PER QUALE MOTIVO LO SGABELLO MEZZADRO SI CHIAMA COSÌ?

Il nome dello sgabello è un riferimento alla vita agreste perché il mezzadro era il contadino legato al proprietario da un contratto di mezzadria. Questo tipo di contratto è stato abolito.

CONSIDERAZIONE

Forse un difetto di Mezzadro è quello di essere piuttosto ingombrante rispetto agli altri sgabelli. La causa è che si sviluppa sia in altezza sia in profondità.

NON SOLO LO SGABELLO MEZZADRO

Wikipedia scrive: “Questo divertirsi a ideare prodotti fantasiosi dai significati diversi è tipico della progettazione dei Castiglioni”.

A questo proposito, ricordiamo la lampada Snoopy e la Gibigiana.

 

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